La Perla Nera di Rotterdam: un esempio di riqualificazione della città

La Perla nera di RotterdamIl tema della riqualificazione è sempre un po’ difficile da affrontare perché sono diversi gli aspetti che lo caratterizzano e i soggetti coinvolti: da una parte ci sono le amministrazioni che devono mettere in campo leggi e norme generali che ben si adattino ad ogni singola situazione, dall’altra i cittadini che vorrebbero riqualificare le loro proprietà immobiliari e ristrutturare per vivere meglio, infine gli architetti e i vari progettisti, che oltre a perseguire i loro obiettivi di carattere tecnico (come il risparmio energetico, la trasformazione degli spazi, il miglioramento delle condizioni generali dell’abitare) devono confrontarsi anche con soluzioni stilistiche che innovano rispettando il passato dell’edificio che si va a riqualificare.

Un caso emblematico di riqualificazione di cui vorrei parlare non si trova qui in Italia, ma all’estero: i problemi circa lo sviluppo eccessivo dei confini delle città e la necessità di recuperare aree periferiche in degrado o dismesse esiste ovunque e risulta utile dare uno sguardo oltre frontiera per confrontarsi e osservare con spirito critico quanto si è fatto e si potrebbe fare anche qui.

Nei Paesi Bassi esiste un edificio che è stato soprannominato ‘ la Perla nera’ di Rotterdam e si tratta di un fabbricato ristrutturato dallo Studio Rolf.fr in partnership con Zecc Architecten; l’intervento è risultato vincitore come miglior progetto di interior design in Olanda e Belgio dell'edizione 2011 del concorso LAi Lensvelt De Architect Interieurprijs.

Questo edificio è noto per l’audace realizzazione degli interni, ma per il nostro interesse, in questo momento, prenderemo in esame soprattutto l’aspetto del recupero legato all’intervento generale, all’involucro e alle soluzioni formali.

La struttura recuperata si trova nella periferia di Rotterdam e fa parte delle case-bottega che appartengono alla storia economico-abitativa della zona: inizialmente di proprietà pubblica, l’amministrazione ne ha promosso la vendita ai privati con la condizione di ristrutturarla entro un certo periodo dall’acquisto.

I vantaggi della riquaificazione promossi dall'amministrazione

La strategia messa in campo dall’amministrazione con la vendita delle case-bottega vincolandole alla ristrutturazione forzata è finalizzata a diversi obiettivi, tutti ugualmente importanti: fermare l’abbandono dell’area, riqualificare gli edifici in degrado e attuare un recupero anche dal punto di vista sociale. Questa modalità di intervento promuove il processo di ripopolamento, obbligando per questa tipologia di edifici, originariamente organizzati in molti piccoli appartamenti divisi per piano, la ridistribuzione deLa Perla nera di Rotterdamgli ambienti in terni in modo da realizzare un’unica abitazione atta ad accogliere un nucleo familiare. Questo porta ad un minor numero di case ma più ampie, in netta controtendenza all’edilizia convenzionale dove edifici multipiano sono divisi in più unità abitative, consentendo di attirare abitanti che hanno una maggiore capacità di investimento e che desiderino vivere nel quartiere. Ne consegue che anche la socialità beneficia di questo tipo di soluzione strategica, rivitalizzando i quartieri con nuovi abitanti, socialmente di buon livello.

Dal punto di vista tecnico, l’intervento mostra in modo evidente la recente operazione di ristrutturazione: sulle vecchie aperture di finestra, cornici e marcapiani è stata stesa una pellicola di olio scuro che pone in ombra tutta la facciata, facendo risaltare come tagli netti le nuove aperture dei fori finestra. Il risultato è che il nuovo, fatto di luce, risulta in secondo piano rispetto l’impianto della facciata originaria posta in ombra: l’intervento, nonostante sia molto d’effetto, rispetta le origini della casa-bottega, lasciando chiaramente la lettura dell’antica tipologia.

Se dal punto di vista stilistico l’operazione può lasciare dubLa Perla nera di Rotterdambi, visto il contrasto cromatico con gli edifici intorno e rischiando di risultare poco rispettoso delle preesistenze, nel complesso si pone come risolutivo di molti dei problemi dell’area: un segno architettonico forte che ben si accompagna ad un altrettanto forte impianto strategico alla base della progettazione.

Per far si che si stimoli la riqualificazione degli edifici esistenti è necessario avere una grande visione d’insieme, perché solo soddisfacendo tutte le esigenze dei soggetti interessati (amministrazione, cittadini, quartieri) si può arrivare ad una vera e propria riqualificazione della città.

*Immagini tratte da www.rolf.fr

 

PS: Se ti è piaciuto questo post, condividilo sul tuo social network preferito o aggiungi un tuo commento di seguito.

Aggiungi commento
A causa dello spam (in particolare pubblicità di offerte di finanziamenti) l'amministratore del blog ha introdotto la moderazione dei commenti.

L'amministratore del blog, inoltre, si riserva la facoltà di non pubblicare o rimuovere a proprio insindacabile giudizio qualsiasi commento che:
- sia illecito, diffamatorio, razzista o calunnioso
- utilizzi impropriamente il mezzo per promuovere o pubblicizzare attività o prodotti commerciali